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Divisione PSICOSOCIALE 

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1) Dall’USA all’Europa : con la S.I.Co. in Puglia. 

Per quanto il termine "counseling" sia un neologismo nella lingua italiana (di chiara origine inglese), esso risale al 1957, quando Carl R. Rogers diede il suo contributo allo sviluppo di una teoria e di una tecnica che più tardi denominerà "Counseling e psicoterapia di consultazione".

Una nuova tecnica terapeutica incentrata sul "cliente", in netta controtendenza con il dilagare della psicoanalisi.

Nel corso degli anni la terapia della consultazione troverà diverse ridefinizioni, grazie all'apporto dei differenti modelli terapeutici di riferimento: l'Analisi Transazionale di Berne, la Gestalt di Perls e la Relazione d'aiuto di Carkhuff. 

Il Counseling giunge in Europa ed in Italia negli ultimi dieci anni, tanto che nel 1995 l’Associazione Europea di Counseling ne adotta una definizione generale, che possa racchiudere in sé le sfumature delle singole scuole e correnti di pensiero.

In Italia l’organo rappresentativo dei Counselors è la S.I.Co. (Società Italiana di Counseling) sita in Roma.

Nata nel 1993 si identifica come “…..una Associazione apolitica e senza fini di lucro a carattere volontario, scientifico e professionale. Persegue lo scopo di riunire in un unico organismo i Counselors, le organizzazioni che si occupano di counseling, favorire lo studio e la diffusione del Counseling professionale e la Costituzione di un albo.” (dall’Art. 3 dello Statuto S.I.Co.)

Tra le sue finalità la S.I.Co. annovera l’accreditamento di Scuole ed Istituti per la formazione di Counselor nei vari ambiti professionali.

2) Cosa vuol dire essere Counselor? 

Molteplici sono le definizioni che si sono susseguite per identificare questa nuova professione: spesso nelle riviste specializzate o nelle rubriche dedicate alla salute e al benessere psicofisico diversi sono stati i titoli studiati per spiegare la figura del "Counselor" - "Counseling: molto più di un buon consiglio", "Piccoli problemi o ansie: niente paura c'è il counselor" e così via. 

Cosa significa letteralmente "COUSELING"?

Operando una traduzione letterale dall'inglese (peraltro non facile) il significato del termine deriva dal verbo "to counsel" cioè consigliare, quindi consulenza, consultazione.

Tuttavia, le trappole di una traduzione semplicistica sono, in questo caso, quanto mai evidenti e lontane dal concetto reale.

Pertanto è utile reinterpretare il senso della parola in un concetto più consono all'effettivo scopo del Counselor, ovvero "Relazione d'aiuto". 

Per una ulteriore risoluzione al problema interpretativo di cosa sia il counseling e quante siano le sue numerose applicazioni ricorriamo ad una immagine ripresa da un’opera artistica, che ha fatto da sfondo proprio al Convegno Interregionale promosso dall’IKOS e dalla S.I.Co.

L’immagine presa in prestito è  di G. Klimt – "l’albero dell’Apocalisse" del Fregio Stoclet –che con i suoi rami ben specifica la molteplicità delle aree del Counseling. Tra le aree di intervento del counseling si specificano: counseling scolastico, culturale, sociale, aziendale, spirituale, clinico, sportivo, ecc.

Non solo.

Sfogliando tra le differenti ramificazioni del grande albero del counseling salta immediato agli occhi il vero e proprio ingrediente speciale, un trait - d'union (il tronco) che mette insieme competenze tecniche e gestione delle relazioni, ovvero: la comunicazione.

Nel rapporto con il pubblico, caratteristico di diverse situazioni lavorative (dall'impiegato, al Manager, dal medico all'insegnante, allo sportivo) la capacità di comunicare in modo efficace e attivo è una condizione imprescindibile. 

Il Counselor: formazione e comunicazione.

Comunicare in maniera efficace vuol dire sapere ascoltare attivamente l'interlocutore, comprendere il suo punto di vista, la sua esperienza, condividere il suo stato d'animo, i suoi valori, rispettare le sue emozioni e convinzioni, rivalutare le sue risorse, in modo da stabilire quel rapporto di fiducia indispensabile nell'economia di una relazione d'aiuto di qualsiasi tipo. 

Ed è proprio merito di questa sua spiccata capacità di comunicazione (acquisita o innata) che il Counselor è in condizione di operare in diversi ambiti con ottimi risultati. “A variare sarà poi il tipo di preparazione teorico-pratica che vorrà affrontare rispetto all'area di interesse prescelta” suggerisce il Dott. Bracciodieta ( Presidente dell’IKOS di Bari – psicologo e psicoterapeuta), che aggiunge, a quanto già detto, l’importanza di una nuova neuroscienza (la Programmazione Neuro Linguistica) "che realmente sa ampliare ed ottimizzare le capacità di interazione, e sintetizza in sé tutti quei requisiti indispensabili per divenire un “Counselor eccellente".

La preparazione di un counselor - sottolinea il Dott. Bracciodieta - non può e non deve prescindere da un lavoro personale su di sè, sulla valutazione dei propri limiti, fino alla acquisizione della consapevolezza e del rispetto del modus vivendi dell'altro, del suo "LINGUAGGIO", e delle nostre attitudini all'interazione e alla comunicazione, oltre che essere supportato da una idonea formazione di tipo specialistico. 

La  Dott. ssa Poggiolini (Presidente AIF Puglia) lascia la definizione della figura professionale alle fila del racconto della mitologia classica attraverso la metafora suggestiva  di Teseo e di Arianna, dei Labirinti e dei Minotauri: un filo che porta alla relazione d'Aiuto .

"Partendo dall’insolita cornice dell’antica Creta, sussurrando leggende di miti lontani………arriva fino ai giorni nostri l’eco della storia di una donna, del suo essere guida, della ricerca di un uomo e delle sue paure all’interno di un labirinto, e di una via d’uscita."(n.d.r.)

Il bandolo della matassa si srotola attraverso questa metafora a spiegare il ruolo dell’Esperto della Relazione d’aiuto – il Counselor – (alias Arianna) verso un Teseo (colui che è) alla ricerca delle sue paure (il Minotauro) Una figura professionale, quindi, tutta nuova ed attuale, in un momento in cui l’ANSIA e il DISAGIO incarnano l’archetipo del labirinto esistenziale, dove le paure più disparate si fondono per dar vita allo spauracchio mitizzato del Minotauro ( un pò uomo ed un pò bestia, si presenta come l'ignoto, l'imprevedibilità nella evoluzione delle cose):

Il Counselor, vero professionista della Relazione d’aiuto, si colorirà di sfumature diverse, a seconda dei differenti ambiti di approccio: sociale, scolastico, spirituale, aziendale e sportivo, con lo scopo di consentire l’apertura di una dimensione armonica ed autonoma a coloro che ne richiedono l’intervento.

 Da affrontare, ed uscire così dal labirinto dei problemi, anche della vita di ogni giorno.