Nuove
professionalità crescono…..: il formatore.
Negli
ultimi anni la formazione ha avuto una vera e propria rivalutazione in termini
positivi. Più spesso rilegata al settore scolastico e di esclusiva pertinenza
delle Istituzioni classiche, la formazione si sta affermando in nuovi termini.
Formazione
professionale, alta formazione, formazione continua, formazione manageriale,
formazione permanente, formazione post-laurea: tante sfumature di un
panorama che si presenta talvolta come poco definito.
Ne
parliamo con la Dott.ssa Daniela Poggiolini, Presidente AIF (Associazione
Italiana Formatori) Puglia e con Daniela Marrocco, coordinatrice del
Master Formazione Formatori edito dall’IKOS-AgeForm di Bari (Agenzia di
Formazione e Mediazione).
D:
Dott.ssa Poggiolini, possiamo dare una definizione di formazione che consenta di
distinguere questi ambiti di azione?
R:
Con il termine formazione in effetti tendiamo a raggruppare una serie di ambiti
e di contesti disparati.
In
genere la formazione professionale si accosta proprio alla creazione di
professioni artigianali, alla idea di addestramento, laddove la formazione
continua o permanente voluta dalla riforma Moratti, in ambito medico così come
in ambito scolastico, si accosta di più al concetto di aggiornamento continuo.
L’alta
formazione e la formazione manageriale si inquadrano, invece, nell’ambito
delle specializzazioni, nel trasferimento di competenze tecniche e di skills
personali che completano e implementano il background culturale dell’utenza,
in genere di livello medio – alto e appartenente al settore imprenditoriale.
Una formazione di tipo specifico, quindi, caratterizzata dalla progettazione di
pacchetti ad hoc e rispondenti al bisogno della committenza, che ha voglia di
innovare, adeguarsi alle nuove esigenze culturali, sociali e rendersi più
competitiva sul mercato.
E
poi la formazione post-laurea e post diploma dedicata al target specifico dei
giovani, che hanno così la possibilità di completare il proprio percorso di
studi, valorizzando qualità personali e competenze tecniche in diversi settori
e proporsi più efficacemente sul mercato del lavoro.
D:
Dopo questa rapida rassegna degli ambiti della formazione ci chiediamo Dott.ssa
Poggiolini che qualità debba avere il professionista della Formazione, e come
si fa ad essere formatori?
R:
Essere formatori implica certamente un percorso di studi di base piuttosto
ampio, che le nostre Università si impegnano a dare. Ma il lavoro non finisce
con la laurea: tutt’altro. Insieme ai contenuti, il
formatore deve possedere qualità intrinseche e personali importanti.
Il
ruolo del formatore è davvero un ruolo delicato, indipendentemente
dall’ambito in cui si muove. Le sue competenze tecniche sono certamente
fondamentali, ma ancora di più è il lavoro che un formatore deve fare su se
stesso. Puntare sulla persona è costruire basi su cui impostare e
improntare le professionalità.
D:
Che intende per lavoro su se stesso?
R:
Per riprendere le parole di Mauritain: “solo la persona può educare la
persona.” Questo significa proprio che per insegnare, per educare, per formare
prima di tutto è necessario formare l’uomo. Le caratteristiche personali, le
qualità e le risorse di un formatore sono davvero il valore aggiunto al
tecnicismo e alla competenza. In questo senso un formatore per essere efficace
deve proprio sapere coinvolgere, motivare all’apprendimento, suscitare
entusiasmo rispetto a ciò che trasmette ma anche rispetto agli obiettivi e alle
motivazioni dei singoli allievi.
Tra
le sue caratteristiche più importanti rientra senz’altro la flessibilità, la
capacità di leggere e comprendere appieno le necessità e i bisogni
dell’utenza, dell’aula, della committenza, di adeguare l’intervento
formativo a questi bisogni.
E
infine, ma non meno importante, deve essere un ottimo comunicatore…..
Al
di là delle tecnologie, delle metodologie utilizzate, dal modello teorico di
riferimento il formatore eccellente è un po’ psicologo, u po’ attore, senza
dubbio leader……. Una persona in grado di comprendere le persone, e di tirare
fuori dalle stesse qualità intrinseche e risorse spesso inesplorate.
Questo
è il senso profondo del formare.
D:
Quindi, che caratteristiche deve possedere un percorso formativo che sia in
linea con il binomio uomo-formatore? Lo chiediamo a Daniela Marrocco,
coordinatrice del Master Formazione Formatori.
R:
Un percorso formativo che tenga conto proprio dell’importanza della
comunicazione nella formazione. Comunicazione intesa come sviluppo di relazioni
e rapporti empatici positivi, non solo per l’aula e con l’aula, ma con il
team di progettazione, di lavoro, la committenza…..
Direi
che questo tassello è l’anello di congiunzione imprescindibile, non solo in
formazione ma in tutti gli ambiti professionali. La cura delle relazioni è
forse il momento più delicato di un rapporto professionale e lavorativo. Basta
considerare quanto l’evoluzione del marketing abbia portato alla
riconsiderazione dell’orientamento dal prodotto al cliente, e di quanto si
parli di marketing in termini di Customer Relationship Management, di valore
aggiunto del prodotto acquistato attraverso la cura e la prosecuzione
della relazione con il cliente.
Per
finire poi alle nuove strategie di marketing cooperativo (co-marketing) che
partono dal presupposto della cooperazione e collaborazione di più marchi per
la valorizzazione del prodotto. Una tipologia di marketing valida solo se si è
in grado di stabilire rapporti basati sulla negoziazione e la cooperazione,
oltre che la lettura dei valori comuni.
D:
Che prospettive ci sono dunque per questa figura professionale, Dott.ssa
Marrocco?
R:
Direi molteplici, considerato che ora le aziende si affidano sempre di più alla
formazione per aggiornamenti continui, per rendersi più competitive e che gli
Istituti privati hanno un ruolo importante nel fornire formazione a più
livelli: in ambito medico, in ambito scolastico, in ambito pubblico, attraverso
la progettazione di percorsi formativi differenziati.
D:
Che consiglio possiamo dare a coloro che cercano un percorso formativo per
diventare formatori, Dott.ssa Poggiolini?
R:
Sicuramente quello di cercare un percorso che presenti una certa attenzione
all’uomo –formatore, oltre che alle competenze tecniche, e che sia in grado
anche di conferire un livello di professionalità elevato e spendibile anche
nell’ambito della gestione delle Risorse Umane, in Italia e perché no anche
all’estero!!!!
D:
Lei è responsabile di un Master per Formatori, la cui prima edizione è stata
accreditata dalla Camera di Commercio di Bari e dal Dipartimento di Bioetica
dell’università Studi di Bari. Immagino conservi queste
caratteristiche……..
R:
Il Master Formazione Formatori organizzato dall’IKOS di Bari è basato, come
già detto, sul concetto di formatore come persona. Il programma formativo si
articola proprio in diverse aree, partendo dalla psicologia della comunicazione
con riferimento al modello suggerito dalla Programmazione Neuro Linguistica (che
conferiscono proprio quelle qualità fondamentali di cui parlavo). Seguono le
aree più tecniche di gestione dell’aula, di organizzazione aziendale per la
lettura del contesto formativo, di progettazione. Tutte aree al termine delle
quali viene prodotto un elaborato finale, che viene valutato dalla commissione
esaminatrice.
Il
percorso si conclude con un Project Work attuato dagli allievi: un verso e
proprio progetto formativo di loro creazione che verrà discusso alla presenza
di una commissione tecnico – scientifica e che costituirà vero e proprio
trampolino di lancio per una reale opportunità lavorativa immediata.
D:
A chi è rivolto questo Master in Formazione e come si può accedere, Dott.ssa
Poggiolini?
R:
è rivolto ai neolaureati, ma anche a coloro che già operano nel settore della
formazione nel settore pubblico così come in quello privato e imprenditoriale
e che vogliano implementare le proprie competenze. Per accedere al Master
è necessario superare le selezioni, che avranno inizio a partire da Aprile.
Tengo
molto a questo percorso, proprio in qualità di Presidente dell’AIF –
Puglia, affinché sia un vero fiore all’occhiello. Non a caso i docenti di
questo percorso sono in qualche modo legati al mondo AIF, sinonimo di qualità
della formazione.